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 Il Capoluogo Arezzo

La città di Arezzo è un tesoro ancora poco conosciuto per chi cerca un'esperienza autentica e immersiva nella cultura e nell'arte italiana. Con le sue strade acciottolate, le piazze storiche e i palazzi antichi, Arezzo è un paradiso per gli amanti dell'arte, della storia e dell'architettura.

Arezzo ha una ricca storia artistica, che risale al periodo etrusco e romano. Ma è nel periodo medievale e rinascimentale che la città ha raggiunto il suo massimo splendore, grazie alle famiglie nobili che hanno investito nella creazione di opere d'arte e nell'architettura.

Il Duomo di Arezzo, costruito fra il XIII e il XIV secolo conserva molti capolavori di varie epoche e artisti, fra cui l’affresco di Piero della Francesca con la solenne figura di “Maria Maddalena“ eseguita forse nel 1459.

Il simbolo della città di Arezzo è la Basilica di San Francesco, una delle più importanti chiese francescane in Italia. Qui si può ammirare uno dei capolavori del Rinascimento italiano: la Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Questo affresco è una delle opere d'arte più importanti e famose della storia dell'arte italiana. Nella città di Sansepolcro, poco lontano da Arezzo, c´è inoltre un museo con le opere più famose di Piero della Francesca.

Il Palazzo della Fraternità dei Laici, con la sua facciata in stile gotico, è un'altra delle meraviglie architettoniche di Arezzo.

Casa Petrarca è la casa natale, nel cuore di Arezzo, di uno dei poeti più grandi della letteratura italiana e internazionale: Francesco Petrarca, insieme a Dante Alighieri e Giovanni Boccaccio padre della lingua e letteratura italiana. Si narra che quando Petrarca nacque, il 20 luglio del 1304, in città era presente Dante che trovò rifugio tra quelle mura Trecentesche con il padre di Francesco, suo grande amico Ser Petracco, entrambi esiliati da Firenze. Oggi è sede dell’omonimo museo e dell’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze.  Al suo interno sono custodite tele rinascimentali di pittori toscani, oggetti petrarcheschi, una collezione numismatica che conta circa 250 monete antiche, una biblioteca di opere e volumi legati al petrarchismo, movimento culturale nato nel 1600 intorno alla figura e l’opera del genio. L’elegante terrazza trecentesca è un tuffo nell’Arezzo del Medioevo tra torri e campanili in pietra e che si affaccia, tra le altre, sul Prato antistante la Fortezza Medicea ove svetta la statua in marmo dedicata proprio al Petrarca. Dal 201, ai piani superiori dell’edificio, ospita la sede anche dell’Accademia D.I.M.A. – Doremi International Music Academy di Arezzo.

Guido d´Arezzo, anche noto come Guido Monaco, è conosciuto in tutto il mondo come l’inventore della notazione musicale. Benedettino insegnante di musica all’Abbazia di Pomposa (Ferrara) e alla Cattedrale di Arezzo, intuì un sistema che per l’epoca medievale (siamo nell’anno 1000) fu una vera e propria rivoluzione nella storia della musica occidentale che permise di portare la musica colta al di fuori delle abbazie, rendendola fruibile a tutti. Le sue sperimentazioni in ambito della notazione dei canti gregoriani, di difficile memorizzazione e intonazione per i membri delle Scholae Cantorum, trovarono molte resistenze ma ad Arezzo trovò rifugio e protezione con il Vescovo Tebaldo, dedicatario del suo trattato e testo musicale più diffuso nel Medioevo: Micrologus. Arezzo e il suo territorio sono da sempre profondamente legati alla figura del monaco benedettino: nel centro della città la piazza a lui dedicata si presenta come anticamera dell’Arezzo antica, uno dei punti d’incontro e crocevia più importanti nel cuore delle mura antiche, tra i resti e monumenti della storia romana, medievale e rinascimentale. Ma anche nella Provincia, in particolare il Casentino, ci sono tracce della presenza e passaggio di Guido d’Arezzo. Nel borgo di Talla è possibile visitare la Casa Natale al cui interno è allestito un documentario e percorso didattico con antichi strumenti e codici miniati provenienti dal vicino Monastero de La Verna. A collegare la casa museo con il vicino borgo medievale un percorso musicale interattivo la Via Musicalis, curato dall’artista Marco Ermini con installazioni sonore e molto altro.

Casa Vasari fu acquistata dal geniale Giorgio Vasari nel 1541, oggi sede dell’omonimo museo. L’abitazione si innalza su tre piani: un seminterrato, l’appartamento signorile al primo piano e un secondo piano probabilmente destinato alla servitù. Fiore all’occhiello il giardino a struttura geometrica centralizzata e le numerose decorazioni pittoriche di cui si occupò personalmente il Vasari da cui emerge l’intenzione dell’artista di celebrazione l’arte, gli artisti e sè stesso. Nel 1687, l’ultimo discendente del Vasari, per volontà testamentaria lasciò i suoi beni immobili alla Fraternita dei Laici per poi tornare nel 1911, anno del IV centenario della nascita dell’artista, di proprietà Statale per destinarla al Museo Vasariano.

Inoltre, Arezzo è famosa per il suo mercato dell'antiquariato, che si tiene ogni prima domenica del mese. Qui si possono trovare tesori antichi, come mobili, dipinti, oggetti d'arte e ceramiche, tutti esposti per le strade del centro storico.

Arezzo è anche una città piena di tradizioni, come la Giostra del Saracino, una manifestazione che si tiene due volte all'anno (in giugno e settembre) e che vede i cavalieri a cavallo gareggiare per conquistare la lancia d´oro per il proprio quartiere.

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